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Faltona

Faltona è una località ubicata in una delle più belle vallate della nostra Provincia e sicuramente quella che vanta tradizionFaltonai e storia fra le più antiche: il Casentino.
Le caratteristiche ambientali e paesistiche sono quelle proprie della vallata di cui è parte. La sua quota sul livello del mare è di 720 metri; è posizionata sui contrafforti del Pratomagno ed il clima è conseguentemente montano, privo di umidità, particolarmente adatto per soggiorni estivi.
Nel suo comprensorio possono essere praticate agevoli passeggiate che permettono di raggiungere la cima dei monti che la circondano ed a cui si osserva uno dei panorami più significativi del Casentino, per un arco che va da Poppi a Valenzano.
Durante il periodo estivo, nei primi quindici giorni di agosto, si tiene una simpatica festività dedicata ai residenti stagionali, con manifestazioni varie, accompagnate da attività gastronomiche a cura di paesani.
Storicamente si vuole far risalire la sua esistenza al tempo degli Etruschi, sembra che nella lingua dei nostri avi, Faltona significhi “luogo alto”. Era già paese al tempo dei Romani e la leggenda racconta che Annibale, nel suo trasferimento verso il Trasimeno, attraversasse il Ginesso, il torrente di Faltona, passando su un ponte di cui ancora oggi si intravedono i resti. Fucastello nel Medioevo, feudo prima dell’Abbazia di Capolona e poi dei Guidi Da Modigliana e quindi degli Ubertini da Castel Focognano.
Per il suo passaggio, il caratteristico abitato, la festa paesana e le reminescenze storiche, è luogo da visitare.

 

La Pro-loco di Faltona sarà presenti alla Sagra delle Sagre sabato 22 con i suoi gnocchi.

Informazioni sulla Sagra degli gnocchi le trovi su – Sagra delle Sagre: La Sagra degli gnocchi

Una gustosa ricetta la trovi su Sagra delle Sagre: Gnocchi ripieni ai funghi

Vuoi acquistare il biglietto per la Sagra delle Sagre? Lo puoi fare on line sul sito dell’associazione Noi che Bibbiena Acquistando in prevendita è compreso l’accesso alla postazione “FRUTTA” a completamento del percorso degustativo.

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Ortignano

OrtignanoOrtignano era un comune del Casentino fino al 1873, anno in cui il suo territorio fu unito a quello di Raggiolo per formare il nuovo comune di Ortignano Raggiolo, di cui divenne la sede comunale.
Il comune di Ortignano aveva una superficie di circa 18 km² ed aveva 895 abitanti nel 1845. Il suo territorio comprendeva, oltre al capoluogo, le frazioni di Badia a Tega, Frassina ed Uzzano Casentinese e confinava con i comuni di Raggiolo, Poppi, Bibbiena e Castel Focognano.

 

La Pro-loco del Pratomagno e i volontari della Misericordia saranno presenti alla Sagra delle Sagre sabato 22 con la polenta di castagne con ricotta.

Informazioni sulla Sagra della polenta le trovi su – Sagra delle Sagre: La Sagra della Polenta di castagne con ricotta

Una gustosa ricetta la trovi su Sagra delle Sagre: Ricetta Crostata di farina di castagne con pere e cioccolato

Vuoi acquistare il biglietto per la Sagra delle Sagre? Lo puoi fare on line sul sito dell’associazione Noi che Bibbiena Acquistando in prevendita è compreso l’accesso alla postazione “FRUTTA” a completamento del percorso degustativo.

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Chiusi della Verna

chiusiChiusi della Verna è un comune di 2.083 abitanti della provincia di Arezzo.
Situato nel territorio del Casentino, nel centro del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, è famoso per ospitare il Santuario della Verna, dimora di San Francesco dove in questo luogo il santo ricevette le stigmate. Il santuario si trova sulla parte meridionale del monte Penna.
Una fiorente industria del turismo si è sviluppata attorno a questi luoghi.
Chiusi della Verna è famosa anche per la disputa, con il paese di Caprese Michelangelo, per aver dato i natali a Michelangelo Buonarroti. Da studi presso l’archivio storico di Firenze, sembrerebbe infatti che Michelangelo Buonarroti fosse nato proprio a Chiusi nel periodo in cui il padre era potestà del paese.

La proloco di Chiusi della Verna sarà presente alla Sagra delle Sagre sia sabato 22 che domenica 23 con il Tartufo!
Informazioni sulla Sagra del Tartufo le trovi su – Sagra delle Sagre: La Sagra del Tartufo

Una gustosa ricetta la trovi su Sagra delle Sagre: Pappardelle al Tartufo

Vuoi acquistare il biglietto per la Sagra delle Sagre? Lo puoi fare on line sul sito dell’associazione Noi che Bibbiena Acquistando in prevendita è compreso l’accesso alla postazione “FRUTTA” a completamento del percorso degustativo.

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Soci

sociLe prime notizie che si hanno di Soci, nato come castello medioevale cinto di mura, sono del 1002. Il 3 gennaio di quell’anno Ottone III Imperatore, dona la conferma alla Badia di Prataglia: “mansum unum, qui vulgo dicitur Nibli de Soci”.
Le ipotesi della fondazione del Borgo sono varie: si pensa che fosse già un castrum o vicus romano, poi spopolatosi a causa delle pestilenze e delle invasioni barbariche; oppure è probabile un incastellamento di origine feudale, intorno all’anno mille, formato da un migliaio di uomini liberi o sotto la protezione di un potente della zona.
Comunque, la località si è ripopolata dopo il mille e gli abitanti eressero una chiesa che fu consacrata il 2 novembre 1058 da Azzone Vescovo di Arezzo. In quell’occasione, alcuni terreni intorno alla chiesa furono donati dal Vescovo all’Ordine Camaldolese, che da allora fu profondamente legato all’abitato di Soci.
I Padri Camaldolesi, per almeno cinque secoli, ebbero voce in capitolo in ogni decisione che v’era da prendere, fin dal 1265 concessero uno statuto alla popolazione nel quale erano contemplate regole di vita sociale e una regola relativa all’elezione di un consiglio.
Il nucleo originario del paese è il “quartiere medioevale” che comprende un torre longobarda, l’antica chiesa e una porta ad arco residuo delle vecchie mura castellane. Il castello sorgeva al termine dell’area nord, ma di esso rimane ben poco. La presenza del berignale che costeggiava le mura castellane e attraversava in Borgo, è attestata in un documento del 1020 compreso nel primo volume del “Regesto di Camaldoli”. Questo canale artificiale, oltre a circondare il Castello di Soci a scopo difensivo, muoveva ruote idrauliche per molini e gualchiere. E’ ricordata anche una pescaia vicino al molino che procurava il pesce agli abitanti di Soci.
Sicuramente l’attività laniera, ancora oggi vanto del paese, trae origine da questo canale.
Nel 1440 le Armate Sforzesche, capeggiate da Niccolò Piccinino, mettono a ferro e fuoco il Castello di Soci, che subisce molti danni e non si riavrà per secoli, fino alla fondazione del Lanificio da parte della famiglia Bocci.
Questa industria locale, a partire dall’anno 1848, porterà ad una successiva e rapida crescita del paese, fino a diventare la frazione più grande del Comune di Bibbiena.

La proloco di Soci sarà presente alla Sagra delle Sagre domenica 23 con il Baccala arrosto
Informazioni sulla Sagra del Baccalà le trovi su – Sagra delle Sagre: Il Baccalà di Soci
Una gustosa ricetta la trovi su Sagra delle Sagre: Ricetta Tortino di Baccalà

Vuoi acquistare il biglietto per la Sagra delle Sagre? Lo puoi fare on line sul sito dell’associazione Noi che Bibbiena Acquistando in prevendita è compreso l’accesso alla postazione “FRUTTA” a completamento del percorso degustativo.

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Memmenano

memmenanoLa frazione di Memmenano (di 139 abitanti) appartiene al comune di Poppi, in provincia di Arezzo, nella regione Toscana.
Memmenano dista 4,13 chilometri dal medesimo comune di Poppi cui essa appartiene; sorge a 413 metri sul livello del mare.
La comunità di Memmenano sarà presente alla Sagra delle Sagre sia sabato 22 che domenica 23 con l’impiego dell’uovo nella tradizione gastronomica
Informazioni sulla Festa dell’Uovo le trovi su – La FESTA DELL’UOVO a Memmenano di Poppi

Vuoi acquistare il biglietto per la Sagra delle Sagre? Lo puoi fare on line sul sito dell’associazione Noi che Bibbiena Acquistando in prevendita è compreso l’accesso alla postazione “FRUTTA” a completamento del percorso degustativo.

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Lonnano

lonnanoLa frazione di Lonnano (di 211 abitanti) appartiene al comune di Pratovecchio, in provincia di Arezzo.
Lonnano dista 3,00 chilometri dal medesimo comune di Pratovecchio e sorge a 686 metri sul livello del mare.

La comunità di Lonnano sarà presente alla Sagra delle Sagre sabato 22 con l’immancabile Scottiglia
Informazioni sulla Sagra della Scottigli le trovi su – Sagra delle Sagre:  La Scottiglia di Lonnano
Una gustosa ricetta la trovi su – Sagra delle Sagre:  Ricetta Scottiglia
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Corsalone

La frazione di Corsalone (di 824 abitanti) appartiene al comune di Chiusi della Verna, in provincia di Arezzo.
Corsalone dista 11,32 chilometri dal medesimo comune di Chiusi della Verna e sorge a 325 metri sul livello del mare.

Corsalone
Corsalone

La comunità del Corsalone sarà presente alla Sagra delle Sagre sia sabato 22 che domenica 23 con le immancabili frittelle.
Informazioni sulla Sagra della Frittella le trovi su – Sagra delle Sagre:  Le Frittelle del Corsalone

Vuoi acquistare il biglietto per la Sagra delle Sagre? Lo puoi fare on line sul sito dell’associazione Noi che Bibbiena Acquistando in prevendita è compreso l’accesso alla postazione “FRUTTA” a completamento del percorso degustativo.

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Partina

Partina
Partina

Partina è uno dei paesi del Casentino che conservano ampi ricordi del loro passato. Prima che si sviluppasse l’abitato sulla sinistra dell’Archiano – l’”Archian rubesto” immortalato dalla poesia di Dante nel canto di Bonconte da Montefeltro – o lungo la strada statale, il paese ha conservato per secoli la sua sostanziale struttura medievale. In alto si trovava il castello, cioè la porzione di edificio racchiuso in una cerchia difensiva, e più in alto ancora il cassero, vale a dire il palazzo-fortilizio dei conti Guidi, che dominarono a Partina a partire dall’inizio del Duecento. In bassa si distendeva invece il borgo, sviluppatosi per l’aumento di popolazione sin verso la metà del Trecento. Sulla piazza sorgeva la chiesa parrocchiale di San Biagio, documentata già intorno a quegli anni. Poco lontana dalla piazza si trovava il “piano delle vigne” (il nome ne documenta l’antica funzione), di cui soltanto da pochi anni si è perso memoria perché è stato sostituito dagli attuali giardini pubblici. Nei pressi del fiume, sulla riva destra come è continuato per secoli, lavorava un mulino, per il quale c’è rimasto il contratto con cui il signore del paese, Bandino dei conti Guidi di Romena, lo affittò nel 1350 ad un mugnaio locale, presso il quale dovevano servirsi non soltanto gli abitanti di Partina, ma anche quelli di altri due castelli del conte, Lierna e Ragginopoli, i cui territori confinavano con quello del castello di Partina. Altri confinanti erano i territori di Marciano e Soci. Prima che, almeno dal 1095, sorgesse il castello, l’abitato di Partina si trovava, con ogni probabilità, più vicino alla Pieve, e si chiamava Sesta. La pieve, i cui interessantissimi resti romanici risultano attualmente incorporati in una casa colonica, era dedicata a Santa Maria ed era a capo di un piviere amplissimo disteso sull’uno e sull’altro lato dell’Archiano. Come risulta da un recente sondaggio archeologico, la pieve sorgeva su un edificio di età romana. Del suo piviere facevano parte, tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo, oltre al monastero di Santa Maria di Prataglia, ventisei chiese parrocchiali, allora prive del diritto di battezzare, che era riservato alla pieve, e tenute ad altre manifestazioni di dipendenza liturgica. Fra di esse c’erano quelle di Serravalle, Freggina, Lierna, Moggiona, Pratale, Farneta, Monte, Bucena, Camprena, Gressa, Corezzo, Biforco, Marciano, Gello, Giona, Chiusi. Nella vita del paese una certa influenza avevano anche i monaci di Camaldoli, anche perché l’eremo, che godette di diritti di signoria, nel corso del XIII secolo, nel vicino castello di Socie possedeva nella zona il complesso della Mausolea, vantava qualche diritto anche a Partina, se non altro come possidente di terre.
Dopo la fine della signoria dei Guidi del ramo di Romena anche il castello di Partina entrò a far parte dello Stato fiorentino e fu inserito, territorialmente, come autonomo comunello, nel territorio della podesteria di Bibbiena, che diventò alcuni secoli dopo il territorio del comune di Bibbiena. Di questo periodo di vita autonoma di Partina – un’autonomia limitata ai più quotidiani bisogni della vita locale – si conoscono gli statuti del paese redatti nel 1533, quando tutto il modesto territorio non raggiungeva forse i trecento abitanti.

Giovanni Cherubini

La Società Filarmonica “ Tobia Scatolini” di Partina sarà presente alla Sagra delle Sagre sia sabato 22 che domenica 23 con l’immancabile Raviolo alle erbe e ricotta.
Informazioni sulla Sagra del Raviolo le trovi su – Sagra delle Sagre: Raviolo alle erbe e ricotta
Una gustosa ricetta la trovi su – Sagra delle Sagre:  Ricetta Il Raviolone
Vuoi acquistare il biglietto per la Sagra delle Sagre? Lo puoi fare on line sul sito dell’associazione Noi che Bibbiena Acquistando in prevendita è compreso l’accesso alla postazione “FRUTTA” a completamento del percorso degustativo.

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Bibbiena

Bibbiena è un comune italiano di 12.725 abitanti della provincia di Arezzo.
Nel passato ha svolto un ruolo importante nell’economia locale la produzione del panno casentino.
Nel paese nacque Bernardo Dovizi.
I primi insediamenti nel territorio bibbienese risalgono probabilmente all’epoca degli Etruschi, sebbene la data di fondazione del paese sia collocata nel 979 d.C. Durante la lotta tra Guelfi (fiorentini) e Ghibellini (aretini), Bibbiena si schierò con questi ultimi. In seguito alla sconfitta ghibellina nella battaglia di Campaldino, Bibbiena subì un rovinoso assedio di otto giorni da parte dei Fiorentini, che conquistarono la città e la saccheggiarono.
Al plebiscito del 1860 per l’annessione della Toscana alla Sardegna i “si” non ottennero la maggioranza degli aventi diritto (761 su totale di 1570), sintomo dell’opposizione all’annessione.

Bibbiena
Bibbiena

L’Associazione “Noi che … Bibbiena” sarà presente alla Sagra delle Sagre domenica 23 con La Festa del Grigio
Informazioni sulla Festa del Grigio le trovi su – Sagra delle Sagre:  Festa del Grigio
Una gustosa ricetta la trovi su – Sagra delle Sagre:  Ricetta filetto di Grigio all’uva
Vuoi acquistare il biglietto per la Sagra delle Sagre? Lo puoi fare on line sul sito dell’associazione Noi che Bibbiena Acquistando in prevendita è compreso l’accesso alla postazione “FRUTTA” a completamento del percorso degustativo.

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Corezzo

Corezzo è un piccolo borgo situato a 760 metri sul livello del mare, nel cuore delle foreste Casentinesi.
Il paese è tappa obbligata sulla strada che collega i due principali luoghi di culto della zona: il Monastero di Camaldoli ed il Santuario della Verna, dai quali dista circa 15 chilometri.
Se durante i mesi invernali Corezzo conta soltanto poche decine di abitanti, in estate il paese si risveglia, arrivandone ad ospitare centinaia. Corezzo ha subito un progressivo spopolamento a partire dagli anni ’50: le cause sono riconducibili principalmente ai mutamenti sociali dovuti al passaggio dalla civiltà agro-pastorale a quella industriale dell’ultimo secolo.

Tutte le informazioni su Corezzo le puoi trovare su http://www.corezzo.it/italiano/index.php

corezzo
Corezzo in Casentino

La proloco di Corezzo sarà presente alla Sagra delle Sagre sia sabato 22 che domenica 23 con l’immancabile Tortello
Informazioni sulla Sagra del Tortello le trovi su – Sagra delle Sagre:  Il Tortello alla Lastra di Corezzo
Una gustosa ricetta la trovi su – Sagra delle Sagre:  Ricetta Tortelli Fritti

Vuoi acquistare il biglietto per la Sagra delle Sagre? Lo puoi fare on line sul sito dell’associazione Noi che Bibbiena Acquistando in prevendita è compreso l’accesso alla postazione “FRUTTA” a completamento del percorso degustativo.